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I Misteri di Trapani

La Processione del Venerdì Santo


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I Misteri sono la rappresentazione artistica della morte e passione di Cristo, in totale sono 20 gruppi sacri di cui due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata. La Confraternita del Preziosissimo Sangue (oggi Confraternita di San Michele) nei primi anni del XV secolo provvide alla costruzione dei primi gruppi statuari, affidando tale incarico agli artisti trapanesi.
La Confraternita di San Michele nacque dall'unione con la Confraternita del Preziosissimo Sangue. Tra gli scopi della Compagnia vi era quello della raccolta delle elemosine per le giovani orfane; si occupava altresì dell'esposizione del Santissimo e organizzava la processione di San Michele ed il giorno di Pasqua conduceva la statua del "Cristo Morto". Organizzava anche le "scinnute" ovvero discese (oggi funzione religiosa che contempla il Mistero Gaudioso nel periodo Quaresimale) sino al 1812, ma le difficoltà economiche costrinsero ad abbandonare tale incarico e a cedere alle Maestranze cittadine la cura e l'uscita dei gruppi. Le Maestranze sono riunite nell' Unione delle Maestranze: un'associazione, costituita nel 1974, che raggruppa le Maestranze (Ceti, Mestieri e Categorie) appartenenti alla Processione dei Misteri di Trapani tutelati da uno statuto. L'Unione Maestranze ha custodito, abbellito e fatto ricostruire alcuni Gruppi Sacri donando argenti e ori da porre come vestimento.

La rappresentazione dei Misteri è ambientata più nell'epoca medievale che ai tempi dell'occupazione romana della Palestina. Si possono infatti notare soldati dalla divisa spagnoleggiante e raffigurazioni di uomini dell'epoca. Dal 1950 si iniziò a coprire i cavalletti con un mantello nero chiamato "manta", sul quale è impresso il nome del ceto di appartenenza. Oggi i gruppi sono custoditi durante l'anno nella Chiesa delle Anime del Purgatorio.

La tecnica di realizzazione delle statue consiste nello scolpire nel legno i volti, le mani ed i piedi. Anche lo scheletro è di legno. Sono internamente sostenuti da ossature in sughero sulle quali venivano modellati gli abiti con una tecnica particolare tutta trapanese: l'immersione delle stoffe in acqua e gesso. Ciò contribuiva a dare maggiore plasticità espressiva e rendeva ogni figura diversa dall'altra. Altra particolarità è che per la realizzazione di questi gruppi gli artisti non si ispirarono all'iconografia classica, bensì spesso ad episodi citati nei vangeli apocrifi, aggiungendo anche delle personali interpretazioni. Le statue sono fissate ad una base detta vara che consente una certa oscillazione durante il trasporto, che conferisce una particolare espressività al gruppo. Le decorazioni su ogni gruppo sono realizzate in oro, argento e corallo e conservate dai capi di ogni gruppo durante il resto dell'anno. Uno dei consoli compie l'atto della "vestizione" del gruppo. In contemporanea, si addobba il gruppo con dei fiori.
Ampio valore storico e artistico hanno gli "abitini": una riproduzione in argento del gruppo che i componenti la maestranza indossano legandola al collo. Su alcuni gruppi notiamo anche delle medaglie. Si tratta delle premiazioni premiavano l'addobbo dei gruppi, adesso soppresse. Negli ultimi anni, alcune categorie hanno posto dei cuori d'argento sulle statue di Cristo.

 

Processione dei Misteri di Trapani

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